Il 17 febbraio 1600, un uomo piuttosto basso, riccio e dal pelo folto,e con una mordacchia in bocca per impedirgli di parlare, veniva condotto dalle guardie papali, in piazza di Campo de'Fiori a Roma per esserne arso vivo al rogo per ordine dell'Inquisizione; l'accusa era quella di non essere in linea con il pensiero della chiesa cattolica, un'istituzione, secondo Me, convinta di avere il monopolio della verità, di avere la verità in tasca, e che ha condannato a morte per secoli chi non era in linea con il suo pensiero, e che ora ha abbandonato questi metodi (dopo anche una perdita di potere politico), ma non ha però abbandonato le sue condanne a chi si discosta dal suo magistero (le unioni omosessuali sono state definite causa della discordia nel mondo; una delegazione di giudici ugandesi promotori della pena di morte per gli omosessuali ha ricevuto la benedizione papale..).
Il nome di quest'uomo, arso vivo a Campo de'Fiori, era Giordano Bruno.
Giordano Bruno considerava il divino non trascendente, quindi esterno alla materia, come lo è il dio cristiano, ma interno ad essa, immanente, presente anche nell'umano; quindi spingendo l'individuo a rifuggire di inchinarsi a poteri, spirituali o politici, esterni a lui, ma a trovare piuttosto all'interno di sé l'autorità di decidere della propria vita; infatti scrisse:"Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo."
Ciò era inaccettabile non solo per la chiesa cattolica, ma anche per quella luterana e calvinista, nate allora da poco, e anche per i sovrani di francia, impero tedesco e Inghilterra (la sovrana inglese allora, Elisabetta I, monarca di un regno che si estendeva anche nei territori del Galles, della Scozia e dell'Irlanda, opprimendo le popolazioni locali, era anche a capo della chiesa anglicana, assumendo in sé poteri sia politici che spirituali..); e quindi, questa avversione che avevano i vari poteri politici e religiosi verso il pensiero di Giordano Bruno, costrinsero questo a dover girare per tutta Europa, fino ad essere catturato, processato e ucciso dall'inquisizione romana..il suo processo non è molto dissimile da quello fatto a Socrate; entrambi infatti sono accusati di voler stravolgere lo stato di cose dell'epoca..come sempre chi vuole far alzare la testa all'umano,chi lo vuole rendere consapevole del proprio potenziale e affrancarlo dalla schiavitù spirituale e politica in cui il potere, ogni potere (anche quelli laici, ad esempio, quante persone sono mandate a morire in nome della patria, o della sicurezza ecc..quanto hanno di religioso la figura dello zio sam, della juche ecc.., quanto hanno di religioso le bandiere, e i riti civili??) lo vuole mantenere, per poter prosperare comodamente sulle sue spalle, viene condannato senza pietà dal potere; ma il potere, per quanto cerchi di distruggere questa tensione alla Libertà, questa tensione all'Infinito presente in ogni Umano, non riuscirà a parer Mio, a distruggerla, in quanto essa è insita nel cuore di ogni Essere Umano; e non riuscirà nemmeno, per quanto le condanni a pene orribili, a far dimenticare le persone che hanno tentato di far conoscere all'Umano il suo potenziale, infatti, il ricordo di queste persone rimane tutt'oggi nitido, e le condanne da loro subite da parte del potere, sembrano, a parer Mio, confermare la Verità e la Grandezza del loro pensiero.